lunedì 7 dicembre 2009

5 - Oh my G.ODen ovvero La Maledizione dei Lunghi

Il Week End appena concluso ci porta un'orribile notizia: Greg Oden, con rotula del ginocchio sinistro fatturata, salterà con ogni probabilità il resto della stagione. E dire che, dopo tante critiche, Greggone nostro stava giustificando sul campo la tanto vituperata prima chiamata al draft del 2007 (quello in cui Durant andò alla 2, per capirci).
Questo ennesimo infortunio, mi riporta la mente ad una vecchia discussione e ad una domanda: i lunghi di oggi, caricati di muscoli come il Mosè di Michelangelo, possono ancora giocare stabilmente in questa lega? Non è che, forse, i ritmi esasperati della Nba mal si addicano alla conservazione della salute fisica dei centri "classici", ovvero statici e pesanti?
Butto lì qualche nome:
- Shaq O'Neal: sempre avuto problemi all'alluce, collegati ovviamente con il suo peso ed il suo fisico "anormale";
- Yao Ming: vari problemi ai piedi, "stranamente" arrivati appena la parte superiore del suo corpo ha iniziato a gonfiarsi;
- Amare Stoudamire: problemi gravi alle ginocchia (entrambe);
- Greg Oden: secondo infortunio "season ending" da quando è nella lega;
- Andrew Bynum: spesso rotto
- Jermaine O'Neal: appena hanno provato a mettergli qualche muscolo addosso, ecco che arrivano i problemi alle ginocchia che mandano a sud la sua carriera;
- Eddie Curry: problemi al cuore a parte, un centro giovane rovinato dagli infortunii.

Escludiamo per un momento Dwight Howard, che ha un fisico particolarmente elastico ed atletico, e Tim Duncan: tutti i centri di ruolo della lega, ultimamente, riscontrano GROSSI problemi fisici, soprattutto alle ginocchia, articolazione particolarmente a rischio in caso di peso eccessivo.

Personalmente non credo alle maledizioni. Sono convinto, piuttosto, che i cybercorpi di cui ci parlano, esclusi un paio, non siano poi così resistenti e che i lunghi con molti kg di muscoli addosso, risentano particolarmente dell'evoluzione del gioco verso una continua ricerca di rapidità e velocità.
Obiezioni: Oden gioca in un sistema molto lento. Certo, ma è possibile che anche i ritmi frenetici (molte partite ravvicinate e poco tempo per recuperare dalla fatica) incidano maggiormente su un corpo "pesante", specialmente se già infortunato.

Possibile che il centro "del futuro" sia più vicino a Bosh, un levriero che salta e tira bene da fuori, piuttosto che al MDE, troppo pesante per resistere ad i nuovi ritmi indiavolati per più stagioni consecutive?

Ovviamente la mia analisi è molto superficiale ed è possibile che tutti gli infortunii ai lunghi siano solo provocati da una grande volontà divina di voler vedere sempre più guardie e sempre meno giocatori di post.


Di certa rimane solamente una cosa: oggi con Roy vicino a Durant, a Portland il biglietto lo pagherebbero volentieri.

Nessun commento:

Posta un commento