martedì 5 gennaio 2010

21 - CSI L.A.

Complici i molteplici infortuni che stanno dando più di un grattacapo a coach Mac, a Portland parte in quintetto Jeff Pendergraph.
JP è uno dei pochi lunghi "veri" usciti da questo draft: atletico, discreti fondamentali, ragazzo serio, si è costruito un nome ad Arizona State, dove giocava assieme e, soprattutto direi, PER James Harden.
E' un giocatore di squadra che difficilmente fa danni, se chiamato in causa, e, appunto, viaggia vicino alla doppia doppia.
Non sarà mai un crack in questa lega, ma già adesso mi sembra molto meglio di Boone, per dirne uno simile.

Per un lungo che emerge, ce n'è uno che si rompe: Pau Gasol dovrà ancora guardare Kobe e compagnia da bordocampo, complice un infortunio al bicipite femorale sinistro, che lo terrà fuori per qualche partita.
Che sia arrivato il momento giusto per un'altra ospitata in CSI? Ancora un paio di puntate e promozione di diritto nella scientifica. Con pennellino e occhialoni annessi.

Chiudiamo con l'ultima sfida, televista, tra Williams e Paul.
Williams ha decisamente vinto lo scontro diretto, ma la partita è andata, sorprendentemente, a N.O..
Protagonista inatteso: Devin Brown, discreto giramondo che ha trovato casa alla corte di CP3 e che ha letteralmente furoreggiato, e contro gente come Kirilenko e Millsap, non i primi guappi che passavano di la.
Ciò che mi sorprende di più di N.O., è vedere un discreto giocatore come Okafor, a tratti persino dimenticato, in un attacco che si basa sulle invenzioni del fenomeno da Wake Forest e quello con la X (che sta per Xavier) tatuata sul bicipite destro.
Il nigeriano appare sempre più perso e non escluderei uno scambio a qualche contender bisognosa (mettetelo accanto a Duncan e siamo ad un passo dalla spallata ai Lakers), che girerebbe in Lousiana un paio di contrattoni in scadenza, per permettere ai calabroni di buttarsi sul mercato dei F.A. la prossima estate.

lunedì 4 gennaio 2010

20 - Got Love?

Denver, senza Billups, è disastrosa.
Si pensava che un play veloce, in grado di spingere lo spalding come Lawson, che peraltro non sta facendo male, potesse sopperire, almeno in parte, alla carenza di leadership che lascia l'ex Mvp di qualche finale addietro.
Posto che Chauncey è tra i 10-15 candidati ad entrare a Springfield dal portone principale, ancora in attività e che, normalmente, la sua assenza pesi come un macigno, e che quasi contemporaneamente si è rotto pure Melo, un tracollo simili è paragonabile, forse, solo a quello di Indiana.

I Pacers, che vedono Murphy e Granger, rispettivamente miglior lungo e miglior esterno della squadra, osservare le partite a bordo campo, ne vengono da una disfatta clamorosa contro i Knicks e, se coach O'Brien è arrivato a rispolverare il soprammobile McRoberts, uno che peraltro al liceo lasciava intravvedere sprazzi di futuro allstarismo, vuol dire che ad Indianapolis la frutta è andata via da un bel po'.

Parlando di lunghi, mi chiedo quale sia, ad oggi, il lungo giovane più "promettente", considerando, ovviamente, Bosh e Howard dei veterani e Durant un esterno.
La mia risposta è: Kevin Love.
Pupillo di McHale per svariati motivi, l'ex UCLA è deciamente il miglior passatore sopra i 120 Kg della nuova generazione, oltre ad essere una bestia a rimbalzo offensivo, in cui troneggia già adesso anche su veterani scafati, e un discreto tiratore da 3.
Secondo me, Love è fatto apposta dal sarto per giocare il pick&roll alto con Rubio: pensateci, KL può fare tutto, dal tirare al mettere la palla a terra con disinvoltura, senza contare il succitato passaggio. Inoltre, il nostro, letteralmente enorme di stazza, porta dei blocchi granitici che faciliterebbero il lavoro dello spagnolo.
Come dite? I due potrebbero ritrovarsi insieme fra un paio di stagioni?
E a Flynn chi glielo dice?

Peraltro Love mi sembrerebbe il giocatore da Portland, che per uno come lui farebbe carte false. Love è pure di Lake Oswego, Oregon, è di casa, insomma.
Oltrettutto è anche una delizia sentirlo parlare ed è di gran lunga tra i giocatori più intelligenti fuori dal campo, tant'è che Nba.com lo aveva assoldato in estate per seguire la Summer League come inviato il che non non vuol dire molto, ma è già qualcosa.

Proviamo a buttarla giù: Minnesota si prende Oden e i suoi guai fisici più uno tra Webster e Outlaw e a Portland va il bianco.
Ovvio, può entrare anche un'altra squadra disposta a prendersi il contrattone di Miller, inteso come Andre, mandando qualcosina a Minnie.
Fossi Pritchard premerei il pulsante.
Certo, è solo fantabasket, ma ricordatevi che Love NON è un uomo di Kahn, ma di McHale.