lunedì 4 gennaio 2010

20 - Got Love?

Denver, senza Billups, è disastrosa.
Si pensava che un play veloce, in grado di spingere lo spalding come Lawson, che peraltro non sta facendo male, potesse sopperire, almeno in parte, alla carenza di leadership che lascia l'ex Mvp di qualche finale addietro.
Posto che Chauncey è tra i 10-15 candidati ad entrare a Springfield dal portone principale, ancora in attività e che, normalmente, la sua assenza pesi come un macigno, e che quasi contemporaneamente si è rotto pure Melo, un tracollo simili è paragonabile, forse, solo a quello di Indiana.

I Pacers, che vedono Murphy e Granger, rispettivamente miglior lungo e miglior esterno della squadra, osservare le partite a bordo campo, ne vengono da una disfatta clamorosa contro i Knicks e, se coach O'Brien è arrivato a rispolverare il soprammobile McRoberts, uno che peraltro al liceo lasciava intravvedere sprazzi di futuro allstarismo, vuol dire che ad Indianapolis la frutta è andata via da un bel po'.

Parlando di lunghi, mi chiedo quale sia, ad oggi, il lungo giovane più "promettente", considerando, ovviamente, Bosh e Howard dei veterani e Durant un esterno.
La mia risposta è: Kevin Love.
Pupillo di McHale per svariati motivi, l'ex UCLA è deciamente il miglior passatore sopra i 120 Kg della nuova generazione, oltre ad essere una bestia a rimbalzo offensivo, in cui troneggia già adesso anche su veterani scafati, e un discreto tiratore da 3.
Secondo me, Love è fatto apposta dal sarto per giocare il pick&roll alto con Rubio: pensateci, KL può fare tutto, dal tirare al mettere la palla a terra con disinvoltura, senza contare il succitato passaggio. Inoltre, il nostro, letteralmente enorme di stazza, porta dei blocchi granitici che faciliterebbero il lavoro dello spagnolo.
Come dite? I due potrebbero ritrovarsi insieme fra un paio di stagioni?
E a Flynn chi glielo dice?

Peraltro Love mi sembrerebbe il giocatore da Portland, che per uno come lui farebbe carte false. Love è pure di Lake Oswego, Oregon, è di casa, insomma.
Oltrettutto è anche una delizia sentirlo parlare ed è di gran lunga tra i giocatori più intelligenti fuori dal campo, tant'è che Nba.com lo aveva assoldato in estate per seguire la Summer League come inviato il che non non vuol dire molto, ma è già qualcosa.

Proviamo a buttarla giù: Minnesota si prende Oden e i suoi guai fisici più uno tra Webster e Outlaw e a Portland va il bianco.
Ovvio, può entrare anche un'altra squadra disposta a prendersi il contrattone di Miller, inteso come Andre, mandando qualcosina a Minnie.
Fossi Pritchard premerei il pulsante.
Certo, è solo fantabasket, ma ricordatevi che Love NON è un uomo di Kahn, ma di McHale.

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