martedì 22 dicembre 2009

15 - Horribulls

Io ho visto cose che voi umani non potreste neanche immaginare!
Se non avete assistito di persona al montaggio di una cucina Ikea, vi suggerisco caldamente di farlo: è un'esperienza di vita!
E' qualcosa di ingarbugliato, incredibilmente complicato e drammaticamente lungo: proprio come la stagione di una tra le nostre franchigie NBA preferite, i Chicago Bulls di quel Vinny Del Negro che appare sempre di più come la foglia autunnale di Ungaretti.

Stanotte l'incredibile: i Bulls, in totale controllo della partita, si fanno rimontare 35 (trentacinque) punti dai Kings in casa, non dai Celtics di Bird eh!
Eppure il finale della scorsa stagione lasciava intravvedere qualcosa di buono a venire: carattere, buon movimento di palla, talento.
Possibile che la partenza di Gordon abbia peggiorato COSì TANTO la situazione?
Mettiamoci il ritorno di Deng, mettiamoci gli indubbi miglioramenti di Noah, che rimane un attaccante limitatissimo ma almeno ci prova. Mettiamoci anche l'arrivo dal draft di Taj Gibson, gran difensore già pronto per battagliare sotto canestro (parliamo sempre del selvaggio Est).

Niente da fare. La partenza di Gordon ha significato soprattutto più responsabilità offensive per i compagni che, spesso, si limitavano ad assistere alle scorribande dell'ex U-Conn, uno da 20 a sera, non proprio il peggior attaccante della lega.
Se ne deduce: a) molti più minuti per Hinrich assieme a Rose, con tutto il bene che può scaturire, offensivamente, per gli avversari
b) molta più confusione sul ruolo di Rose, che lo scorso anno era una malcelata sorpresa ma che quest'anno ha tutte le difese addosso
c)molta più confusione nella mente di Del Negro, che non ha ancora trovato una rotazione intelligente.

Inoltre, l'evidente calo di Miller, che aiutava, e molto, la scorsa stagione, ha contribuito al brusco "risveglio" di una città che tutto si aspettava tranne figure di questo tipo (vedi sopra).

Andiamo ad Ovest: vista la nuova "striscia" dei Lakers?
Vincevano senza Gasol, vincono con Bryant meno un dito che, peraltro, fa cose assurde per qualsiasi altro essere umano (ma non per lui), vedi game winners contro Miami e Millie, aiutato anche dagli arbitri che gli concedono anche qualcosina in più (sicuri che l'entrata nel finale contro i Bucks non fosse passi, e che Bogut, in traiettoria, non potesse venir premiato con uno sfondamento?).

A questo punto il titolo possono perderlo solamente loro. Con le loro mani (o dita, in questo caso).

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